Informazione geografica e disegno di legge…speriamo bene!

La digitalizzazione dell’informazione geografica ha fatto fare un enorme balzo avanti alla nostra conoscenza effettiva e potenziale del territorio, non solo in termini di quantità di dati geografici e localizzativi disponibili, ma anche in termini di qualità, disponibilità, trasferibilità e fruibilità del dato in rete. Per avere un piccolissimo esempio di ciò che si può fare, è sufficiente pensare che la maggior parte di noi, oggi, utilizza quotidianamente alcune delle più semplici applicazioni grazie alla disponibilità dell’informazione geografica digitale anche attraverso il proprio smartphone o tablet. Ma le possibilità sono enormi rispetto a questo. Soprattutto se si pensa alle potenziali applicazioni in ambito della pubblica amministrazione e del rapporto tra quest’ultima e i cittadini.
L’informazione geografica digitale può essere quindi un fondamentale supporto alle Amministrazioni pubbliche nel perfezionamento degli obiettivi di e-government. La disponibilità di indirizzi postali digitali corretti e continuamente aggiornati di tutte le persone fisiche (edifici e abitazioni private) e delle altre entità (luoghi di culto, di spettacolo, edifici pubblici, attività produttive, eccetera) presenti sul territorio, permetterebbero all’amministrazione pubblica da un lato di erogare servizi puntuali ed efficienti ai cittadini, e dall’altro lato un’azione pubblica più efficiente ed efficace di pianificazione e di controllo.

Ecco alcune opportunità:

  • tassazione degli immobili;
  • interventi prima e dopo le calamità naturali;
  • gestione delle emergenze e della sicurezza;
  • pianificare le attività produttive, garantendo solide basi per la crescita economica e lo sviluppo sostenibile;
  • sviluppo di nuove attività imprenditoriali.

Per promuovere un uso efficace ed efficiente dei dati geografici digitali, la direttiva 2007/2/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 marzo 2007, ha istituito la infrastruttura per l’informazione territoriale nella Comunità europea (direttiva INSPIRE) che prescrive la piena circolazione dei dati geografici a livello europeo e la costruzione di una infrastruttura idonea a realizzare tale obiettivo. Per cui, i dati geografici digitali riguardanti il nostro Paese, anche se provenienti da fonti diverse, dovranno rispondere a determinati standard omogenei per essere interoperabili e integrabili con quelli degli altri Paesi europei membri della Unione europea.
Il 21 marzo 2012 è stato presentato dal Senatore Candido De Angelis il ddl per la “Delega al Governo per il riassetto delle strutture competenti in materia di gestione e fruizione dell’informazione geografica digitale, nonché per il più razionale utilizzo della stessa al fine dello sviluppo dei servizi connessi”. E’ la prima volta che la definizione e il concetto di informazione geografica entra nelle aule del Parlamento. Avanti così! E speriamo bene!

La vetrina dell’amministrazione pubblica

I servizi erogati al cittadino costituiscono la “vetrina” dell’amministrazione.
Esistono alcune tipologie di servizi che sono immediatamente percepibili, come ad esempio le migliorie di tipo urbano (panchine nuove, fioriere, pavimentazioni…) e gli interventi di manutenzione cittadina.

Altri servizi vengono erogati dal personale degli uffici comunali e la caratteristica più apprezzata dal cittadino è sicuramente la rapidità di risposta.

Se la pubblica amministrazione vuole smaltire le incombenze quotidiane in modo rapido, efficiente e avere un buon ritorno in termini di consenso da parte dell’utenza, deve necessariamente passare al digitale.

Esistono infatti due principali vantaggi che l’ambito digitale porta alle attività quotidiane:

  • La memoria (che nei computer è pressochè illimitata)
  • La velocità di reperimento dei dati (se sono ben organizzati con criteri di ricerca efficaci)

seguire un percorso che porti alla digitalizzazione dei dati con integrazione dei vari archivi, senza bruschi cambiamenti e conservando il vostro modo di lavorare (software e procedure) degli uffici.

Interessante anche la funzionalità proposta per la gestione dei dati Territoriali (in particolare: Catasto, Piano Regolatore, Numerazione Civica…), incrociando gli stessi con i documenti di altri uffici (anagrafe, tributi, protocollo…).

TargetWeb

LAC, Stradario e CP5 sono stati i protagonisti del periodo in preparazione al Censimento della Popolazione 2011. I Comuni hanno lavorato per fornire le basi territoriali aggiornate all’Agenzia del Territorio e all’ISTAT. Molti Comuni di piccole e medie dimensioni si sono resi conto che il loro tessuto territoriale di numerazione civica presentava delle lacune: ingressi senza numerazione, numeri errati presenti sul territorio, errata disposizione dei numeri, ecc… Nonostante il lavoro d’ufficio per il Censimento e la normale gestione quotidiana, alcune di queste municipalità hanno sfruttato l’occasione per iniziare un processo di riorganizzare della propria numerazione civica.

Un buon gruppo di municipalità del Novarese (al di sotto dei 5.000 abitanti) ha scelto Pentex per ottenere supporto nelle operazioni di rilievo e mappatura della numerazione civica. Successivamente hanno utilizzato il servizio TargetWeb per gestire quanto rilevato con accezione cartografica. In particolare:

  • Modifica dei dati associati al civico rilevato (Nome via, numero, sezione di censimento, Tipo -carraio, pedonale-…)
  • Modifica della posizione dell’elemento su mappa
  • Aggiunta o eliminazione elementi in mappa

  • Aggiunta di nuove vie

  • Esportazione di aggiornamenti CP5 verso l’Agenzia del Territorio

Inoltre con TargetWeb è possibile gestire altri aspetti della attività lavorativa degli uffici comunali:

  • Piano Ragolatore Comunale (CDU, permessi e Norme Tecniche)
  • Incrocio con dati anagrafici, tributari con le informazioni di mappa
  • Gestione elementi territoriali (illuminazione, tombini, manutenzione arredo stradale…)

Ulteriori informazioni su TargetWeb